Esther Hillesum,
conosciuta col nome di Etty, nasce il 15 gennaio 1914 a Middelburg in Olanda,
in una famiglia della borghesia intellettuale ebraica. Il padre, Levie
(detto Louis), era un professore di lingue classiche e in seguito preside del
liceo di Deventer, incarico che ricoprì fino al 1940, quando gli venne revocato
a causa delle leggi razziali. La madre di Etty, Rebecca Bernstein (detta Riva)
nacque a Potcheb, in Russia, nel 1881, ma nel 1907, travestita da soldato, si
rifugiò in Olanda per scampare a un pogrom. Qui sposa Louis Hillesum: la coppia
ebbe tre figli: Etty, Misha e Jaap, questi ultimi eccezionalmente dotati l'uno
nel campo della musica, divenne un pianista di talento e l'altro nelle scienze,
studiò medicina e durante la guerra lavorò, in qualità di medico, presso
l'Ospedale israelitico di Amsterdam.
Nel 1926 Esther si
iscrive al liceo classico di Deventer. Sei anni dopo si trasferisce ad
Amsterdam, dove si laurea in giurisprudenza nel 1939. Si iscrive poi alla
facoltà di lingue slave, impartisce lezioni di russo e si interessa anche agli
studi di psicologia. Nel marzo 1937 Etty va ad abitare presso la casa
di Hendrik Wegerif (detto Han), nella quale anche suo fratello Jaap aveva
vissuto per un certo periodo. Etty si occupa della gestione della casa, lavoro
per il quale riceve una paga da Hendrik, anziano vedovo cristiano padre di
quattro figli. I rapporti tra Esther e quest'uomo presto si trasformano in una
relazione sentimentale. Sarà proprio in quella casa che Etty inizierà a scrivere il
suo Diario (dal marzo 1941) dove annota la sua trasformazione spirituale e le
sue vicende umane prima del trasferimento al campo di Westerbork. Nel 1939
infatti il governo olandese, in accordo con la principale organizzazione
ebraica presente in Olanda, decide di riunire lì i rifugiati ebrei, tedeschi o
apolidi, che vivono nei Paesi Bassi, pensando ad una loro futura riemigrazione.
Il 10
maggio 1940 i tedeschi irrompono in Olanda: cinque giorni dopo la regina e il
governo si rifugiano in Inghilterra.
Nel febbraio del 1941
avviene l'incontro più importante della vita di Etty: quello con lo
psicanalista Julius Spier, allievo di Carl Gustav Jung e iniziatore della
psicochirologia, la scienza che studia la psiche di una persona partendo
dall'analisi delle mani. Ebreo tedesco fuggito da Berlino nel 1939, Spier tiene
ad Amsterdam dei corsi serali durante i quali invita gli studenti a
presentargli le persone che poi diventeranno oggetto del suo studio. Bernard
Meylink, un giovane studente di biochimica che vive nella casa di Han, propone
Etty. L'incontro con Spier è per Esther folgorante: decide subito di prendere
un appuntamento privato con lui per cominciare una terapia. Diventa sua
paziente e assistente, poi amante e compagna intellettuale, nonostante la
notevole differenza di età (lei ha 27 anni e lui 54) e il fatto che entrambi
siano già impegnati in una relazione.
Quest'incontro
segnò il via all'evoluzione della sua sensibilità in direzione sempre più
spirituale (sebbene laica e aconfessionale), come testimonia nel suo diario.
Tra i mesi di maggio e giugno 1942 nei Paesi Bassi
viene portata a compimento l'attuazione delle leggi di Norimberga, che vietano
agli ebrei, tra le altre cose, di usare trasporti pubblici, telefonare,
sposarsi con persone non ebree. Dalla radio giunge la notizia (riportata da
Etty nel suo diario, in data 29 giugno) che in Polonia sono stati uccisi
700.000 ebrei. Etty prende coscienza del piano nazista: lo sterminio della
popolazione ebraica. Il 1° luglio 1942 il campo di Westerbork passa sotto il
comando tedesco, diventa luogo di raccolta e smistamento per gli ebrei
prigionieri diretti ad Auschwitz. Il 16 luglio Etty viene assunta come dattilografa
al Consiglio Ebraico di Amsterdam, sezione assistenza alle partenze. L’
incarico non le piace, e venuta a conoscenza della decisione, da parte del
Consiglio Ebraico di Amsterdam, di aprire una sezione nel campo di Westerbork,
fa richiesta di trasferimento. La sua domanda è accettata: il 30 luglio 1942
comincia a lavorare al dipartimento di aiuto sociale alle persone in transito.
A
Westerbork gode di una certa libertà, che le consente di mantenere contatti con
l'esterno e di scrivere numerose lettere. Torna talvolta ad Amsterdam, e
proprio durante uno dei suoi soggiorni nella capitale olandese le viene trovato
un calcolo biliare, è perciò costretta a una lunga degenza presso l'ospedale
israelitico.
Il 15 settembre 1942
Julius Spier muore per un tumore al polmone. Etty, che in quel
momento si trova ad Amsterdam con lui, ha il permesso delle autorità tedesche
di partecipare al funerale. Il 5 giugno 1943 Etty torna al campo di
Westerbork: rifiuta l'aiuto che molti suoi amici le offrono per nasconderla e
sfuggire così alla persecuzione nazista. Affida ad una amica, Maria Tuinzing,
gli 11 quaderni del diario, chiedendole di darli allo scrittore Klaas Smelik
per pubblicarli alla fine della guerra, qualora lei non dovesse tornare più.
Nello stesso mese arrivano a Westerbork anche i suoi genitori e il fratello
Mischa, arrestati durante una retata. A luglio le autorità tedesche
decidono che metà dei membri del Consiglio Ebraico presenti nel campo di
Westerbork. deve tornare ad Amsterdam, mentre gli altri devono rimanere perdendo
però ogni libertà di circolazione e comunicazione. Etty decide di restare.
Il 7 settembre 1943 la famiglia Hillesum sale su un treno
diretto in Polonia. Durante il viaggio Etty riesce a gettare un
biglietto indirizzato ad un'amica ed è l'ultimo scritto di Esther. Verrà
ritrovato lungo la linea ferroviaria e spedito. I genitori di
Esther muoiono qualche giorno dopo la partenza, non è chiaro se durante il tragitto
o al loro arrivo uccisi in una camera a gas.
Etty muore ad Auschwitz
il 30 novembre 1943. Stessa sorte per suo fratello Mischa, il 31 marzo
1944. Jaap
Hillesum, deportato a Bergen Belsen nel febbraio 1944, muore il 27 gennaio 1945
sul treno che liberava i prigionieri del campo, vittima probabilmente di
un’epidemia di tifo. Nell’autunno del 1943 vengono pubblicate clandestinamente ad
Amsterdam due lettere che Etty aveva scritto dal campo nel dicembre 1942 e il
24 agosto 1943. Ma per la pubblicazione complessiva delle sue opere bisognerà
aspettare molti anni: il Diario viene pubblicato per la
prima volta in Olanda nel 1981 dall'editore Gaarlandt. E nel 1982 vengono
pubblicate le Lettere scritte a Westerbork col titolo Il
cuore pensante della baracca.
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