mercoledì 21 aprile 2021

ESTATE RAGAZZI UNA PROPOSTA DELLA DIOCESI DI BOLOGNA

 



 Don Giovanni: responsabile diocesano Pastorale Giovanile

Sintesi: Paolo Cugini

     C’è una dimensione che ci sta colpendo profondamento: questa è la realtà che viviamo. Dare casa al futuro: guardare in avanti. Papa Francesco: peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi. Dobbiamo rendere un’occasione questo dramma.

Evento della distruzione della foresta. Si scopre che la foresta si sta ricostruendo da sola. Viviamo un tempo in cui ci sono aspetti faticosi, ma anche possiamo sentire che Dio lavora e sta ponendo dei segni che siamo chiamati a cogliere.

Recalcati: la formazione non avviene mai sotto la garanzia dell’ideale. Ma sempre contravento, con quello che c’è. Coraggio ragazzi siete sempre in tempo, anche se siamo sempre in ritardo. È stato un anno controvento, ma una grande occasione di crescita.

Abbiamo sperimentato il male in tante forme, ma c’è anche un agire del bene. Alcuni aspetti positivi dal punto di vista educativo:

·        relazione: abbiamo dovuto fare scelte. Non possiamo stare da soli. Dove gli educatori avevano rapporti con i loro ragazzi è continuato un legame.

·        Responsabilità: tanti si sono presi delle responsabilità.

·        Creatività: abbiamo dovuto inventarci tanti modi per stare vicini agli altri; anche in ambito pastorale abbiamo dovuto inventarci qualcosa.

Prospettive:

Francesco: Il frutto del sinodo dei giovani: o ci rinnoviamo o non diverremo significativi per nessuno. C’è un tempo per dare spazio allo Spirito. C’è bisogno di uno spazio creativo.

Due osservazioni:

1.     Discorso della casa comune. Dire creazione più che natura. Come possiamo recuperare nuovi stili di vita.

2.     Fraternità. Cercare punti di contatto, dialogare. Anelito a costruire una fraternità.

Sono due direttive su cui dobbiamo camminare. Estate Ragazzi dovrebbe muoversi in questa direzione. Servono luoghi in cui rimpariamo ad un nuovo rapporto con il quotidiano.

8.12.1841: nascita dell’oratorio. È uno spazio di relazione, di accoglienza gratuita, abitata. È uno spazio comunitario in cui si può vivere la casa comune, in cui tutti ci sentiamo impegnati, un abbraccio per chiunque viene. È uno spazio in cui si aiuta a incontrare Gesù in un modo accessibile. È un luogo in cui si invita a pregare, in cui qualcuno mi aiuta alla carità. L’oratorio è una scuola che cambia la vita. È uno spazio aperto al futuro, dove imparo ad essere attento alla vita di ciascuno. È il cortile in cui incontriamo gli amici. È lo spazio gratuito della continuità.

1989: nasce ER a Bologna con Biffi. Nasce con il desiderio che fosse il volano per il progetto invernale. Iniziarono tre parrocchie.

Comunità: È un momento in cui la comunità cristiana si fa vicina ai bambini sul territorio. In ER c’è l’incontro delle generazioni.

Progetto: è un’esperienza progettata, un tempo di formazione. Questo progetto va realizzato nella propria comunità, con caratteristiche specifiche. Dobbiamo porci degli obiettivi.

È un’esperienza in cui il gioco e lo sport hanno uno spazio grande che ha bisogno anche del tempo libero. È il tempo del rapporto gratuito.

Spiritualità: il tema vuole aiutarci ad entrare di più nell’esperienza della fede, del Vangelo. È un cammino di educazione alla preghiera.

Ambienti: è un tempo in cui prendersi a cuore gli ambienti. Dev’essere un ambiente che dica qualcosa, una cura, un messaggio.

Rapporto con il territorio: è importante mettersi in accordo con le altre realtà presenti sul territorio.

Linguaggi: mettere in rete competenze e linguaggi nuovi e diversi

Ecologia: educare a questo tema delicato, ecologia integrale. Cosa usiamo, come usiamo le risorse.

Verifica: animatori, adulti.

ER 2021. Serve progettare quello che vogliamo fare. Rischio: paura. Capire cosa possiamo fare rispetto a ciò che possiamo fare. Alcuni hanno scelto di lavorare con gli animatori. Occorre guardare la realtà per capire cosa possiamo fare.

Abbiamo ritrovato gioia delle relazioni”. Piccoli gruppi, giochi in modalità nuova. Cercare e trovare vie nuove.

Diventa necessario mettersi in rete con più persone possibili, con chi lavora in territorio.

Norme: attenzione alle norme, i protocolli. È il contesto che ci permette di stare bene.

Diocesi: sportello coordinatori.

Problema: dove non ci sono più figure di preti giovani, si sta andando di qualche figura di educatori pagati. Si discerne il carisma educativo.

 

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