Sostegno ai titolari di micro-imprese per non licenziare i dipendenti
La Chiesa di Bologna offre un proprio
contributo oltre a quello ricevuto
da Caritas nazionale attraverso la donazione della Cassa Centrale Banca
L’Arcidiocesi di Bologna offre un concreto contributo
attraverso il “Patto San Petronio” con un fondo creato per aiutare le famiglie
dei lavoratori in difficoltà attraverso il sostegno ai titolari di
micro-imprese per non licenziare i dipendenti. Il perdurare della pandemia
continua a determinare difficoltà crescenti per tantissime
famiglie e destano particolare preoccupazione i
provvedimenti con cui verranno sbloccati i licenziamenti e terminerà la cassa
integrazione. La Caritas diocesana di Bologna ha ricevuto un importante contributo di
100 mila euro, attraverso
la Caritas Italiana, da
parte di Cassa Centrale Banca-Credito Cooperativo Italiano insieme alle
società del Gruppo Allitude (ICT e back office), Assicura e Claris Leasing da destinare ad alleviare il disagio economico.
Insieme a fondi messi a disposizione dall’Arcidiocesi
di Bologna, 200 mila euro dagli utili Faac, si
offrirà così un aiuto alle
famiglie dei lavoratori in difficoltà attraverso il sostegno ai titolari di
micro-imprese affinché non licenzino i dipendenti. Per questo viene istituito
il fondo denominato “Patto
San Petronio”. Destinatari saranno titolari
di aziende con massimo 3 dipendenti, interessate
dalle restrizioni dei decreti, con sedi legali e produttive nel territorio
diocesano, che hanno dipendenti in cassa integrazione e/o con contratto a tempo
determinato in scadenza. Con loro verrà stipulato un Patto in cui, a fronte
di un contributo economico, la micro-impresa si impegna a mantenere i posti di
lavoro per il periodo concordato ed a creare una rete sociale nel territorio
accompagnata dalla Caritas diocesana. Il “Patto San Petronio” comincerà ad operare a maggio
2021 quando sul sito www.caritasbologna.it verranno pubblicati la
modulistica necessaria a fare domanda ed i riferimenti di contatto per ricevere
informazioni dettagliate. Con
la disponibilità del fondo sarà possibile sostenere 30 - 40 imprese, circa 100 famiglie, che possono diventare di
più grazie alla generosità sempre dimostrata da imprese e privati cittadini. Per contribuire al “Patto San Petronio”: Iban IT27Y0538702400000001449308 - intestato a Arcidiocesi di Bologna - Caritas Diocesana - Causale: Patto San Petronio.
«Con il Fondo San Petronio - afferma don Matteo Prosperini, direttore della Caritas di Bologna - nel 2020 ci sembrò opportuno ed efficace intervenire con
un contributo economico a favore delle famiglie che per la prima volta si
trovavano in difficoltà economica a causa delle misure restrittive. Sempre su
impulso dell’Arcivescovo Card. Zuppi, anche quest’anno vorremmo dare
un segno di attenzione a quanti vivono ancora le difficoltà economiche legate
alla pandemia. In modo particolare rivolgendoci alle micro-imprese, come ad esempio quelle a conduzione
familiare, intendiamo attraverso il “Patto San Petronio” intervenire a sostegno del mantenimento
dei posti di lavoro. Si tratta, quindi, di un segno piccolo ma, ci
auguriamo, anche di un seme
di speranza per affrontare questo incredibile momento storico, illuminati dalle parole di Papa Francesco nella “Fratelli tutti”».
Papa
Francesco, “Fratelli tutti” n. 162:
«Aiutare i poveri con il denaro dev’essere sempre un rimedio provvisorio per
fare fronte a delle emergenze. Il vero obiettivo dovrebbe sempre essere di
consentire loro una vita degna mediante il lavoro.
Per quanto cambino i sistemi di produzione, la politica non può rinunciare
all’obiettivo di ottenere che l’organizzazione di una società assicuri a ogni
persona di contribuire con le proprie capacità e il proprio impegno. Infatti
“non esiste peggiore povertà di quella che priva del
lavoro e della dignità del lavoro”. In una società realmente progredita, il
lavoro è una dimensione irrinunciabile della vita sociale, perché non solo è un
modo per guadagnarsi il pane, ma anche un mezzo per la crescita personale, per stabilire relazioni sane, per esprimere
sé stessi, per condividere doni, per sentirsi corresponsabili nel miglioramento
del mondo e, in definitiva, per vivere come popolo».
Per
informazioni www.chiesadibologna.it
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