I luoghi. Spesso si dice che l’oratorio
non è solo un luogo, ma è molto di più. Questa affermazione, pur molto vera,
rischia di farci dimenticare l’importanza dell’avere un luogo che si possa
considerare oratorio. Ciò non significa che il luogo sia indispensabile per
iniziare, o che bisogna partire necessariamente da un luogo. Si possono
valorizzare al meglio i luoghi che ci sono e pensare con cura a nuove
strutture. Gli ambienti, il loro utilizzo e la loro gestione possono dire molto
in riferimento alle scelte educative. È importante che gli ambienti
dell’oratorio siano adatti alle attività educative e quindi sobri, ordinati e
dignitosi. Essi dovrebbero essere percepiti dai ragazzi quasi come una seconda
casa e perciò devono essere da loro in qualche misura custoditi e mantenuti al
meglio. Ogni scelta relativa agli ambienti dell’oratorio va contemperata con le
esigenze delle attività educative e non deve snaturare le finalità principali
dell’oratorio. Per quanto possibile, si cercherà di dotare l’oratorio di tutte le
strutture utili alle attività giovanili, in particolare degli spazi esterni per
il gioco libero e per lo sport e quelli interni per le altre attività, tra cui
l’angolo della preghiera o una piccola cappella. Tutte le strutture di
servizio, come un piccolo bar all’interno dell’oratorio, devono essere in linea
con la proposta educativa dell’oratorio.
I
tempi. La dinamica dei tempi dell’oratorio costituisce oggi
indubbiamente una questione che richiede una profonda riflessione e un intenso
discernimento comunitario. È sotto gli occhi di tutti il grande cambiamento nei
tempi di vita delle famiglie; questo dato richiede di essere contemporaneamente
assunto ed educato. Non è possibile prescindere dalle esigenze concrete che la
vita spesso impone e tuttavia non ci si può fermare a rispondere ad esse.
L’oratorio, attraverso le sue diverse attività, si farà carico di aiutare i
ragazzi e le loro famiglie ad
umanizzare il tempo e a vivere bene il giorno del Signore. Il progetto
educativo dell’oratorio e la sua declinazione nel programma annuale avranno
cura di armonizzare in modo sapiente i tempi della vita in riferimento alle
diverse iniziative proposte e alle altre attività della parrocchia. Inoltre il
progetto educativo di ciascun oratorio saprà indicare i momenti e tempi più
opportuni in riferimento alle attività settimanali feriali e festive, così come
nell’ambito del programma annuale. Una particolare attenzione dovrà essere
riservata anche ai tempi liturgici e a quelli della crescita nella fede. Un
tempo propizio per le attività dell’oratorio è senza dubbio quello estivo. Esso
non esaurisce tutte le proposte dell’oratorio, che anzi trovano il loro
fondamento nelle attività svolte durante l’anno pastorale, ma costituisce un
momento decisamente privilegiato nel quale proporre attività formative e
ludiche, sia in loco che residenziali.
I
linguaggi. Il metodo proprio dell’oratorio è quello
dell’animazione, ovvero quello del coinvolgimento diretto; è un metodo attivo
che si caratterizza per il protagonismo del soggetto e per la notevole carica
esperienziale. Esso parte normalmente da un’attività semplice, dinamica e
attraente per comunicare dei contenuti o stimolare una riflessione. Tale metodo
si serve di molti linguaggi a seconda dell’opportunità. Molto spesso la
ricchezza di una proposta educativa dipende in grande misura dalla varietà dei
linguaggi attraverso i quali riesce a esprimersi. L’utilizzo di più linguaggi
può permettere un’assimilazione dei contenuti più precisa e profonda, oltre che
dare la possibilità a ciascuno di esprimersi a partire dalle proprie
inclinazioni naturali. L’oratorio assume volentieri i linguaggi del mondo
giovanile contemporaneo, nell’auspicio che ogni interlocutore possa riconoscere
la propria lingua. In particolare sceglierà di servirsi dei linguaggi del gioco
libero e creativo, dello sport spontaneo e organizzato, della musica, della
narrativa, del cinema e di altre dinamiche comunicative riconosciute,
apprezzate e frequentate dai ragazzi. Tra i vari linguaggi, merita certamente
una menzione quello della comunicazione nel nuovo ambiente digitale.
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