venerdì 25 febbraio 2022

VEGLIA DI PREGHIERA PER LA PACE IN UCRAINA - TESTO

 




Parrocchie di: Bevilacqua, Dodici Morelli, Galeazza e palata Pepoli

 

Veglia di preghiera per la pace in Ucraina

Venerdì 25 marzo 2022

 

 

Canto: Vieni, vieni Spirito d’Amore

 

Introduzione: I focolai di guerra e le immagini di distruzione in varie parti del mondo e, in questi giorni, in Ucraina, continuano a preoccupare e infrangono i sogni e le speranze di pace negli uomini e donne che con buona volontà e personale impegno ne invocano la fine. Il traffico delle armi non conosce crisi: per prosperare ha bisogno di guerre o almeno del timore che provocano e che spinge individui e nazioni ad armarsi per non essere sorpresi senza difese. Occorre credere alla pace, credere che la convivenza pacifica tra i popoli e con chi appartiene ad altri Paesi, culture e religioni è possibile. Chiediamo a Dio, con questo momento di preghiera, che la pace sia prima di tutto un dono che viviamo tra noi, nelle nostre famiglie e nella nostra Comunità, parrocchiale e civile, e che Dio conceda ad ognuno di noi la gioia e la forza promessa nelle Beatitudini agli “operatori di pace”.

 

Cel: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Tutti: Amen

Cel: La pace, la carità e la forza da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi.

Tutti: E con il tuo spirito

 

“O Madre Santissima di Dio e Madre nostra, per le tue sante e potenti preghiere, allontana da noi ogni minaccia di guerra. Noi accendiamo davanti alla tua icona miracolosa una piccola lampada. E tu spegni nella nostra terra il fuoco della violenza e dell’ingiustizia. Poiché Tu sei benedetta da tutte le genti e il tuo nome è glorificato nei secoli dei secoli”. Tutti: Amen.

 

1.   La parola di Papa Francesco

 

Guida: A pochi mesi dalla sua elezione al Pontificato, Papa Francesco dedicava alla pace l’Angelus del 1° settembre 2013 un accorato appello a far tacere le armi e a dire basta alla guerra, senza scuse e senza dilazioni. La guerra è solo distruzione e guerra chiama guerra in una infinita spirale di odio e violenza. Queste le parole del Papa.

 

Lettore: “Quest’oggi, cari fratelli e sorelle, vorrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dall’unica grande famiglia che è l’umanità, con angoscia crescente: è il grido della pace! È il grido che dice con forza: vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato. Vivo con particolare sofferenza e preoccupazione le tante situazioni di conflitto che ci sono in questa nostra terra, e angosciato per i drammatici sviluppi che ne derivano. Rivolgo un forte Appello per la pace, un Appello che nasce dall’intimo di me stesso! Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta l’uso delle armi specialmente tra la popolazione civile e inerme! Pensiamo: quanti bambini non potranno vedere la luce del futuro! C’è un giudizio di Dio e anche un giudizio della storia sulle nostre azioni a cui non si può sfuggire! Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza! Con tutta la mia forza, chiedo alle parti in conflitto di ascoltare la voce della propria coscienza, di non chiudersi nei propri interessi, ma di guardare all’altro come ad un fratello e di intraprendere con coraggio e con decisione la via dell’incontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione.”

 

Canto: Come la pioggia e la neve

2. In ascolto della Parola

Dal libro del profeta Isaia cap 2, 1-4

Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti.

Verranno molti popoli e diranno: “Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri”.

Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli.

Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra.

Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore. PAROLA DI DIO

 

Canto: su Ali d’Aquila

 

Lettera agli Efesini 2,13-18

Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.

 

Alleluia

 

Dal Vangelo secondo Matteo

Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

3.   Testimoni della pace

 

1.      Canto di San Francesco

O Signore fa’ di me uno strumento,

fa’ di me uno strumento della tua pace,

dov’è odio che io porti l’amore, dov’è offesa che io porti il perdono, dov’è dubbio che io porti la fede,

dov’è discordia che io porti l’unione, dov’è errore che io porti verità,

a chi dispera che io porti la speranza.

 

O Signore fa’ di me il tuo canto, fa’ di me il tuo canto di pace;

a chi è triste che io porti la gioia,

a chi è nel buio che io porti la luce. È donando che si ama la vita,

è servendo che si vive con gioia, perdonando che si trova il perdono, è morendo che si vive in eterno.

 

2.      Mons. Tonino Bello

 

Diciamo NO alla guerra.

Un NO risoluto, senza cedimenti,

senza interpretazioni riduttive.

Il NO che si pronuncia

davanti alle follie più criminali

e sotto l'incalzare delle tragedie

più torbide della storia.

Se, non volendo sprecare,

il vostro NO

lo tratterrete in gola

per un occasione più tenebrosa

di questa,

state certi che non esploderà più:

perchè non c'è peccato

più sacrilego della guerra.

La guerra è un'avventura

senza ritorno,

il declino dell'umanità.

Non può essere un mezzo adeguato

per risolvere i problemi esistenti

tra le nazioni.

Non lo è mai stato

e non lo sarà mai.

Coraggio amici.

Non lasciatevi cadere le braccia.

Lo scatenarsi della sufficienza

dei dotti non può smontare

le faticose costruzioni di pace

che in questi anni avete

faticosamente realizzato.

 

3.      Padre Alex Zanotelli

 

Viviamo un momento drammatico della storia umana. Siamo sotto la minaccia dell’ “inverno nucleare” e dell’ “ estate incandescente”! La prima provocata da una guerra nucleare e la seconda dalla paurosa crisi ambientale. In questo momento, per la crisi Ucraina, siamo terrorizzati dalla minaccia di una guerra nucleare. Tutto questo è il frutto amaro di una folle corsa mondiale al riarmo, soprattutto atomico. Stiamo infatti militarizzando il cielo e la terra.

Il cielo è diventato anch’esso teatro di scontro. L’uomo più ricco della terra, Elon Musk, ha già inviato nello spazio 1.900 satelliti , ma ha già intenzione di spedirne altri 42.000. La Cina lo ha già accusato di spionaggio a favore degli USA e ha testato il suo razzo ipersonico che elude ogni difesa. Siamo ormai alle ‘star wars’ (le guerre stellari), come le chiamava Reagan. Ma non contenti di militarizzare il cielo, stiamo supermilitarizzando il Pianeta Terra che è diventato una discarica di armi(non dimentichiamo che le armi sono, insieme allo stile di vita di pochi, la causa del disastro ambientale.)

Nel 2021 la spesa militare mondiale si aggira sui duemila miliardi di dollari(nel 2020 eravamo a 1.981 miliardi !) Quasi metà di queste assurde spese sono da attribuirsi a USA/NATO, seguiti a grande distanza da Russia e Cina. E questo riarmo è contagioso. La notevole militarizzazione della Cina, per esmpio, spinge ora le nazioni del Pacifico:Giappone, Indonesia, Corea del Sud, Malesia e Taiwan a fare altrettanto. Ma anche l’Africa è sempre più militarizzata. Nel 2020 le spese per le armi hanno superato i 43 miliardi di dollari, con una crescita esponenziale nei paesi del Sahel. Ma ancora più agghiacciante è la corsa al riarmo nucleare, da parte delle grandi potenze, soprattutto USA, Russia e Cina. Gli USA, già con l’amministrazione Obama, avevano stanziato mille miliardi di dollari per modernizzare il loro armamentario atomico. Così ora abbiamo le nuove e più micidiali bombe atomiche, B61-12 che arriveranno presto anche in Italia per rimpiazzare una settantina  di vecchie B61. La Cina, che ha oggi circa 200 testate nucleari, vuole entro il 2030, arrivare a circa mille. Gli USA ne hanno già pronte al lancio 3.750. Il nuovo accordo militare tra USA, Gran Bretagna e Australia(AUKS) per la difesa della zona del Pacifico, incrementerà questa corsa al riarmo nucleare. Infatti gli USA hanno già venduto all’Australia i ‘sottomarini atomici’. Lo scontro fra USA /NATO e la Russai sull’Ucraina ha già portato la Russia a siglare un’alleanza con la Cina. E siamo di ritorno ai blocchi Est-Ovest, alla Guerra Fredda e al nuovo riarmo mondiale. Infatti gli scienziati atomici hanno già posto le lancette dell’ “Orologio dell’Apocalisse” a 100 secondi dall’inverno nucleare. E il nostro paese partecipa allegramente a questa corsa al riarmo. Lo scorso anno per armare l’Italia, il governo Draghi ha investito in armi circa trenta miliardi di euro. Non solo, il Ministero della Difesa (Guerini) e dello Sviluppo Economico (Giorgetti) hanno presentato progetti per trenta miliardi presi dal Recovery Fund. Per di più le Forze Armate italiane stanno armando i droni Reaper , i sottomarini, le fregate FREMM con i missili Cruise, permettendole così di condurre missioni di attacco in qualsiasi parte del mondo. Così i nostri droni passeranno da semplici vedette a killer di precisione.( in barba alla Costituzione italiana!)  Non solo, ma il Ministro Guerini ha trasformato il Ministero della Difesa nel Ministero della Guerra facendo del suo decastero un agente di commercio dell’industria bellica nazionale. Le grandi aziende belliche, Leonardo(ex-Finmeccanica) e Fincantieri (a partecipazione statale) sono in piena attività. L’Italia vende armi a tutti: l’importante è fare affari. Sta perfino vendendo armi all’Egitto del dittatore Al-Sisi : un giro di affari del valore di 9-10 miliardi di dollari (in barba a Giulio Regeni e a Patrick Zaky!). Inoltre il governo italiano sta finanziando sempre più missioni militari con lo pseudonimo di ‘missioni di pace’. L’esempio più clamoroso è la missione in Afghanistan: vent’anni di guerra a fianco della NATO che ci è costata sette miliardi di dollari e agli alleati tremila miliardi di dollari, per produrre quella vergognosa ritirata (altro che esportare democrazia!).Non contenta, l’Italia ha accettato il comando del contingente NATO in Iraq, dopo che abbiamo distrutto quel paese, con una spaventosa guerra costruita su bugie! Ora l’Italia si sta cimentando con le missioni in Africa. In Niger sta costruendo una base militare con la presenza di oltre duecento militari ed ha inviato soldati in Mali per partecipare all’operazione anti-jihadista Takuba (mentre la Francia si ritira!). Invece di soldati e di armi, la disperata popolazione del Sahel ha bisogno di aiuto per risollevarsi, non di armi. E tutto questo sta avvenendo nell’indifferenza e nel silenzio del popolo italiano. E’ scandaloso il silenzio del Parlamento davanti a un governo Draghi che investe sempre più in armi e taglia i fondi alla sanità pubblica e alla scuola. In un tale contesto non dovremmo meravigliarci se la crisi Ucraina in Europa o su Taiwan in Asia, potrebbero farci precipitare in una guerra nucleare con la Russia o con la Cina. Basta un incidente ed è la fine. E’ questa militarizzazione mondiale che ci porterà nel baratro dell’inverno nucleare!

“La pandemia è ancora in pieno corso - ha detto recentemente Papa Francesco - la crisi sociale ed economica è ancora pesante, specialmente per i più poveri. Malgrado questo, ed è scandaloso, non cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari. E questo è lo scandalo.”

 

4.   Preghiera dei fedeli

 

Padre Nostro

 

Preghiera finale: preghiera per la pace in Ucraina recitata dal cardinale nella vegli di preghiera di giovedì 24 febbraio 2022.

 

Dio dei padri e Signore della pace, Padre di tutti. Tu condanni le guerre e abbatti l’orgoglio dei violenti. Tu hai mandato il tuo Figlio Gesù ad annunziare la pace a tutti, ai vicini e ai lontani, a riunire tutti i popoli in una sola famiglia. Ascolta il grido dei tuoi figli e la supplica che sale a Te dai nostri cuori: fai cessare la guerra e la violenza in Ucraina, allontana le minacce, disarma i cuori e le mani di tutti perché ogni persona riconosca anche nel suo nemico il suo prossimo. Salvaci, o Signore, ed abbi pietà degli anziani, dei giovani, dei poveri, degli orfani e delle vedove, dei sofferenti, dei malati, di coloro che sono nel dolore, nelle difficoltà, nelle afflizioni, di coloro che sono sui campi di guerra o rinchiusi nelle prigioni e nei luoghi di detenzione. Ricordati di tutti loro, visitali, fortificali, dona loro presto, per la tua gloria, libertà e liberazione. Per le preghiere della Santissima Signora nostra, la Tutta santa Madre di Dio, ancora ti supplichiamo: tocca i cuori dei responsabili delle sorti dei popoli, ferma la logica della violenza e della vendetta, manda il tuo Spirito di riconciliazione e di pace perché vengano tempi di dialogo e di fiducia. Concedici giorni di pace perché Tu sei benedetto nei secoli, insieme con il tuo Figlio Salvatore del mondo e lo Spirito buono e fonte della vita, ora e sempre e nei secoli dei secoli”. Tutti: Amen.

 

Canto finale a Maria regina della Pace

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