Parrocchie di: Bevilacqua,
Dodici Morelli, Galeazza e palata Pepoli
Veglia di preghiera per la
pace in Ucraina
Venerdì 25 marzo 2022
Canto: Vieni, vieni
Spirito d’Amore
Introduzione: I focolai
di guerra e le immagini
di distruzione in varie parti del mondo e, in questi giorni, in Ucraina, continuano a preoccupare e infrangono i sogni e le speranze di pace negli uomini e donne che con buona volontà e
personale impegno ne invocano la fine. Il traffico delle armi non conosce crisi: per prosperare
ha bisogno di guerre o almeno del
timore che provocano e che spinge individui
e nazioni ad armarsi per non essere
sorpresi senza difese. Occorre credere
alla pace, credere
che la convivenza pacifica
tra i popoli e con chi appartiene ad altri Paesi, culture e religioni è possibile. Chiediamo a Dio, con questo
momento di preghiera, che la pace sia
prima di tutto un dono che viviamo tra noi, nelle nostre famiglie e nella nostra Comunità, parrocchiale e civile, e che Dio
conceda ad ognuno di noi la gioia e la forza
promessa nelle Beatitudini agli “operatori di pace”.
Cel: Nel nome del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo
Tutti: Amen
Cel: La pace, la carità e la forza da parte di Dio Padre e del Signore
nostro Gesù Cristo
siano con tutti voi.
Tutti: E con il tuo
spirito
“O Madre Santissima di
Dio e Madre nostra, per le tue sante e potenti preghiere, allontana da noi ogni
minaccia di guerra. Noi accendiamo davanti alla tua icona miracolosa una
piccola lampada. E tu spegni nella nostra terra il fuoco della violenza e
dell’ingiustizia. Poiché Tu sei benedetta da tutte le genti e il tuo nome è
glorificato nei secoli dei secoli”. Tutti: Amen.
1.
La parola
di Papa Francesco
Guida: A pochi
mesi dalla sua elezione al Pontificato, Papa
Francesco dedicava alla pace l’Angelus del 1° settembre 2013 un accorato appello a far tacere le armi e a dire
basta alla guerra, senza scuse e senza dilazioni.
La guerra è solo distruzione e guerra chiama guerra in una infinita spirale
di odio e violenza.
Queste le parole
del Papa.
Lettore: “Quest’oggi,
cari fratelli e sorelle, vorrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte della terra, da ogni popolo,
dal cuore di ognuno, dall’unica grande famiglia che è l’umanità, con angoscia crescente:
è il grido della
pace! È il grido che dice con forza: vogliamo un mondo di pace, vogliamo
essere uomini e donne di pace,
vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra!
Mai più la guerra! La pace è
un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato. Vivo con particolare sofferenza e preoccupazione le tante situazioni di conflitto che ci sono in questa nostra terra, … e angosciato per i drammatici
sviluppi che ne derivano. Rivolgo un forte Appello per la pace, un Appello che nasce dall’intimo di me stesso! Quanta sofferenza, quanta
devastazione, quanto dolore ha portato e porta
l’uso delle armi specialmente tra la popolazione civile e inerme!
Pensiamo: quanti bambini
non potranno vedere la luce del futuro! C’è un giudizio di Dio e anche un
giudizio della storia sulle nostre azioni a cui non si può sfuggire!
Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza
chiama violenza! Con tutta la
mia forza, chiedo alle parti in conflitto di ascoltare la voce della propria
coscienza, di non chiudersi nei propri interessi, ma di guardare
all’altro come ad un fratello e di intraprendere con coraggio e con
decisione la via dell’incontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione.”
Canto: Come la
pioggia e la neve
2. In ascolto
della Parola
Dal libro del profeta
Isaia cap 2, 1-4
Alla fine dei
giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le
genti.
Verranno molti
popoli e diranno: “Venite, saliamo sul monte
del Signore, al tempio del Dio di
Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri”.
Poiché da Sion
uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e
sarà arbitro fra molti
popoli.
Forgeranno le loro
spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della
guerra.
Casa di Giacobbe, vieni,
camminiamo nella luce del Signore.
PAROLA DI DIO
Canto: su Ali d’Aquila
Lettera
agli Efesini 2,13-18
Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate
lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la
nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di
separazione che li divideva, cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne. Così
egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se
stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti
e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso
l’inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e
pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci,
gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.
Alleluia
Dal Vangelo secondo Matteo
Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.
3.
Testimoni
della pace
1. Canto di San Francesco
O Signore fa’ di me uno strumento,
fa’ di me uno strumento
della tua pace,
dov’è odio che io porti l’amore, dov’è offesa che io porti il perdono, dov’è
dubbio che io porti la fede,
dov’è discordia che io porti l’unione, dov’è
errore che io porti verità,
a chi dispera che io porti la
speranza.
O Signore fa’ di me il tuo canto, fa’ di me il
tuo canto di pace;
a chi è triste
che io porti la gioia,
a chi è nel buio che io porti la luce. È donando che si ama la vita,
è servendo che si vive con gioia, perdonando che si trova il perdono, è morendo che si
vive in eterno.
2.
Mons. Tonino Bello
Diciamo NO alla
guerra.
Un NO risoluto,
senza cedimenti,
senza
interpretazioni riduttive.
Il NO che si
pronuncia
davanti alle
follie più criminali
e sotto
l'incalzare delle tragedie
più torbide della
storia.
Se, non volendo
sprecare,
il vostro NO
lo tratterrete in
gola
per un occasione
più tenebrosa
di questa,
state certi che
non esploderà più:
perchè non c'è
peccato
più sacrilego
della guerra.
La guerra è
un'avventura
senza ritorno,
il declino
dell'umanità.
Non può essere un
mezzo adeguato
per risolvere i
problemi esistenti
tra le nazioni.
Non lo è mai
stato
e non lo sarà
mai.
Coraggio amici.
Non lasciatevi
cadere le braccia.
Lo scatenarsi
della sufficienza
dei dotti non può
smontare
le faticose
costruzioni di pace
che in questi
anni avete
faticosamente
realizzato.
3.
Padre Alex Zanotelli
Viviamo un momento drammatico della storia umana. Siamo
sotto la minaccia dell’ “inverno nucleare” e dell’ “ estate incandescente”! La
prima provocata da una guerra nucleare e la seconda dalla paurosa crisi
ambientale. In questo momento, per la crisi Ucraina, siamo terrorizzati
dalla minaccia di una guerra nucleare. Tutto questo è il frutto amaro di
una folle corsa mondiale al riarmo, soprattutto atomico. Stiamo infatti
militarizzando il cielo e la terra.
Il cielo è diventato anch’esso teatro di
scontro. L’uomo più ricco della terra, Elon Musk, ha già inviato nello spazio
1.900 satelliti , ma ha già intenzione di spedirne altri 42.000. La Cina lo ha
già accusato di spionaggio a favore degli USA e ha testato il suo razzo ipersonico
che elude ogni difesa. Siamo ormai alle ‘star wars’ (le guerre stellari), come
le chiamava Reagan. Ma non contenti di militarizzare il cielo, stiamo
supermilitarizzando il Pianeta Terra che è diventato una discarica di armi(non
dimentichiamo che le armi sono, insieme allo stile di vita di pochi, la causa
del disastro ambientale.)
Nel 2021 la spesa militare mondiale si
aggira sui duemila miliardi di dollari(nel 2020 eravamo a 1.981 miliardi !)
Quasi metà di queste assurde spese sono da attribuirsi a USA/NATO, seguiti a
grande distanza da Russia e Cina. E questo riarmo è contagioso. La notevole
militarizzazione della Cina, per esmpio, spinge ora le nazioni del
Pacifico:Giappone, Indonesia, Corea del Sud, Malesia e Taiwan a fare
altrettanto. Ma anche l’Africa è sempre più militarizzata. Nel 2020 le spese
per le armi hanno superato i 43 miliardi di dollari, con una crescita
esponenziale nei paesi del Sahel. Ma ancora più agghiacciante è la corsa al
riarmo nucleare, da parte delle grandi potenze, soprattutto USA, Russia e Cina.
Gli USA, già con l’amministrazione Obama, avevano stanziato mille miliardi di
dollari per modernizzare il loro armamentario atomico. Così ora abbiamo le
nuove e più micidiali bombe atomiche, B61-12 che arriveranno presto
anche in Italia per rimpiazzare una settantina di vecchie B61. La Cina,
che ha oggi circa 200 testate nucleari, vuole entro il 2030, arrivare a circa
mille. Gli USA ne hanno già pronte al lancio 3.750. Il nuovo accordo
militare tra USA, Gran Bretagna e Australia(AUKS) per la difesa della zona
del Pacifico, incrementerà questa corsa al riarmo nucleare. Infatti gli USA
hanno già venduto all’Australia i ‘sottomarini atomici’. Lo scontro fra USA
/NATO e la Russai sull’Ucraina ha già portato la Russia a siglare un’alleanza
con la Cina. E siamo di ritorno ai blocchi Est-Ovest, alla Guerra Fredda e al
nuovo riarmo mondiale. Infatti gli scienziati atomici hanno già posto le
lancette dell’ “Orologio dell’Apocalisse” a 100 secondi dall’inverno nucleare.
E il nostro paese partecipa allegramente a questa corsa al riarmo. Lo scorso
anno per armare l’Italia, il governo Draghi ha investito in armi circa
trenta miliardi di euro. Non solo, il Ministero della Difesa (Guerini) e dello
Sviluppo Economico (Giorgetti) hanno presentato progetti per trenta
miliardi presi dal Recovery Fund. Per di più le Forze Armate italiane stanno
armando i droni Reaper , i sottomarini, le fregate FREMM con i missili Cruise,
permettendole così di condurre missioni di attacco in qualsiasi parte del
mondo. Così i nostri droni passeranno da semplici vedette a killer di
precisione.( in barba alla Costituzione italiana!) Non solo, ma il
Ministro Guerini ha trasformato il Ministero della Difesa nel Ministero della
Guerra facendo del suo decastero un agente di commercio dell’industria
bellica nazionale. Le grandi aziende belliche, Leonardo(ex-Finmeccanica) e
Fincantieri (a partecipazione statale) sono in piena attività. L’Italia vende
armi a tutti: l’importante è fare affari. Sta perfino vendendo armi
all’Egitto del dittatore Al-Sisi : un giro di affari del valore di 9-10
miliardi di dollari (in barba a Giulio Regeni e a Patrick Zaky!). Inoltre il
governo italiano sta finanziando sempre più missioni militari con lo pseudonimo
di ‘missioni di pace’. L’esempio più clamoroso è la missione in Afghanistan:
vent’anni di guerra a fianco della NATO che ci è costata sette miliardi di
dollari e agli alleati tremila miliardi di dollari, per produrre quella
vergognosa ritirata (altro che esportare democrazia!).Non contenta, l’Italia ha
accettato il comando del contingente NATO in Iraq, dopo che abbiamo distrutto
quel paese, con una spaventosa guerra costruita su bugie! Ora l’Italia si
sta cimentando con le missioni in Africa. In Niger sta costruendo una base
militare con la presenza di oltre duecento militari ed ha inviato soldati in
Mali per partecipare all’operazione anti-jihadista Takuba (mentre la Francia si
ritira!). Invece di soldati e di armi, la disperata popolazione del Sahel
ha bisogno di aiuto per risollevarsi, non di armi. E tutto questo sta
avvenendo nell’indifferenza e nel silenzio del popolo italiano. E’ scandaloso
il silenzio del Parlamento davanti a un governo Draghi che investe sempre più
in armi e taglia i fondi alla sanità pubblica e alla scuola. In un tale
contesto non dovremmo meravigliarci se la crisi Ucraina in Europa o su Taiwan
in Asia, potrebbero farci precipitare in una guerra nucleare con la Russia o
con la Cina. Basta un incidente ed è la fine. E’ questa militarizzazione
mondiale che ci porterà nel baratro dell’inverno nucleare!
“La pandemia è ancora in pieno corso - ha
detto recentemente Papa Francesco - la crisi sociale ed economica è ancora
pesante, specialmente per i più poveri. Malgrado questo, ed è scandaloso, non
cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari. E questo
è lo scandalo.”
4.
Preghiera
dei fedeli
Padre
Nostro
Preghiera finale: preghiera per la pace in
Ucraina recitata dal cardinale nella vegli di preghiera di giovedì 24 febbraio
2022.
“Dio
dei padri e Signore della pace, Padre di tutti. Tu condanni le guerre e abbatti
l’orgoglio dei violenti. Tu hai mandato il tuo Figlio Gesù ad annunziare la
pace a tutti, ai vicini e ai lontani, a riunire tutti i popoli in una sola
famiglia. Ascolta il grido dei tuoi figli e la supplica che sale a Te dai
nostri cuori: fai cessare la guerra e la violenza in Ucraina, allontana le
minacce, disarma i cuori e le mani di tutti perché ogni persona riconosca anche
nel suo nemico il suo prossimo. Salvaci, o Signore, ed abbi pietà degli
anziani, dei giovani, dei poveri, degli orfani e delle vedove, dei sofferenti,
dei malati, di coloro che sono nel dolore, nelle difficoltà, nelle afflizioni,
di coloro che sono sui campi di guerra o rinchiusi nelle prigioni e nei luoghi
di detenzione. Ricordati di tutti loro, visitali, fortificali, dona loro
presto, per la tua gloria, libertà e liberazione. Per le preghiere della
Santissima Signora nostra, la Tutta santa Madre di Dio, ancora ti supplichiamo:
tocca i cuori dei responsabili delle sorti dei popoli, ferma la logica della
violenza e della vendetta, manda il tuo Spirito di riconciliazione e di pace
perché vengano tempi di dialogo e di fiducia. Concedici giorni di pace perché
Tu sei benedetto nei secoli, insieme con il tuo Figlio Salvatore del mondo e lo
Spirito buono e fonte della vita, ora e sempre e nei secoli dei secoli”.
Tutti: Amen.
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