giovedì 14 gennaio 2021

LETTERA AI GENITORI CHE CHIEDONO I SACRAMENTI PER I LORO FIGLI

 


Carissimi mamma e papà,

avete bussato alla porta della Chiesa per chiedere i sacramenti per i vostri figli: a nome della comunità vi ringrazio per questo passo, perché significa che per voi la nostra proposta è positiva. Ne approfitto, allora, per spiegarvi, a mio modo di vedere, il gesto che avete compiuto.

Bussare alla chiesa per chiedere i sacramenti dei vostri figli significa, prima di tutto, il desiderio di permettere loro di entrare a far parte della nostra comunità, del nostro cammino. Noi siamo una comunità di persone che cercano di vivere il messaggio di Gesù Cristo. Per noi questo messaggio è una proposta di vita nuova, che trova nel Vangelo i suoi contenuti principali. Nella comunità ci sforziamo, pur consapevoli dei nostri limiti, di vivere il più possibile in comunione, cercando di creare ponti di pace con tutti coloro che ci circondano. Desideriamo un mondo di giustizia, per questo lottiamo contro le disuguaglianze, impegnandoci per un mondo più giusto e solidale. Come ci ha insegnato il Signore Gesù siamo attenti ai nostri fratelli e sorelle più deboli: ci organizziamo per aiutare i poveri, per visitare i malati e le persone sole.

Come ci ha chiesto il Signore (Fate questo in memoria di me) ci troviamo alla domenica per ascoltare la sua Parola e alimentarci di Lui. È questo il momento centrale nella comunità e un bambino che chiede di ricevere i sacramenti dovrebbe essere aiutato a capire l’importanza di partecipare. Prepariamo la messa domenicale con molta cura. La messa domenicale è poi animata da canti, da persone che leggono, da gente che si dà da fare affinché tutto proceda bene. Senza la domenica noi non siamo nulla. È una frase molto forte utilizzata dai cristiani delle prime comunità per esprimere l’importanza che loro attribuivano al giorno del Signore. È la domenica che ci dà l’identità di cristiani, perché ci permette di stare con Lui, ascoltare la sua Parola, sentire la sua presenza. Nella nostra comunità tutto nasce e si sviluppa dalla messa della domenica. Per questo più che un obbligo, noi cristiani lo sentiamo come una necessità, una priorità della nostra vita. Come faremmo, infatti, ad affrontare l’egoismo di questo mondo, le cattiverie, le gelosie, le invidie, le ingiustizie se non avessimo la possibilità d’interiorizzare il pensiero del Signore, di stare con Lui, di vivere come Lui e di Lui?

Per questo noi della comunità rimaniamo molto confusi quando constatiamo che i bambini che avevano chiesto di ricevere i sacramenti della comunione e della cresima, non frequentano la messa domenicale. Anche perché ricevere i sacramenti non è un obbligo, ma un desiderio di vivere lo stile del Signore. E allora ci chiediamo: perché chiedete che i vostri figli ricevano i sacramenti e poi non frequentano la comunità e, soprattutto, il giorno del Signore che è la fonte e il culmine di tutta la nostra vita, del nostro cammino? I sacramenti sono i segni che il Signore ha lasciato della sua presenza. Non sono quindi cose che si possono acquistare, ma doni che si possono solo accogliere e li accoglie chi li desidera e li desidera chi vuole seguire il Signore per stare con Lui e vivere di Lui.

La catechesi settimanale e la messa domenicale sono in sintonia tra di loro: l’una ha bisogno dell’altra. Infatti, durante la catechesi proponiamo percorsi che cercano di presentare quello stile di vita di Gesù che poi incontriamo alla messa della domenica.

Carissimo papà e carissima mamma, siamo molto contenti della vostra presenza. Se siete abituati a frequentare, queste parole hanno semplicemente rafforzato la vostra scelta. Se invece, per tanti motivi, non frequentate molto la Chiesa, queste parole hanno l’obiettivo di aiutarvi nel discernimento, nel capire se è proprio questo che volete per i vostri figli. Nel rispetto delle reciproche libertà vorremmo che prendeste sul serio queste parole. Ancora una volta vi diciamo: non siamo una bottega che distribuisce cose, ma una comunità felice di vivere il Vangelo del Signore.

A nome della comunità vi saluto. La pace del Signore sia con voi.

 Don Paolo Cugini

 



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