domenica 24 luglio 2022

SAN GIACOMO MAGGIORE PATRONO DI BEVILACQUA

 




La parrocchia di Bevilacqua è lieta di invitare ii fedeli delle 4 parrocchie alla messa di lunedì 25 luglio alle ore 21 nel piazzale della Chiesa, per celebrare la festa del patrono San Giacomo Maggiore. Qui di seguito alcune notizie su di lui.


Giacomo il Maggiore, detto anche Giacomo di Zebedeo (Betsaida, ... – Gerusalemme, 44), fa parte della lista dei dodici apostoli di Gesù, secondo quanto riportato dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli. È detto «Maggiore» per distinguerlo dall'apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo, detto «Minore» o "il fratello del Signore".

 

Figlio di Zebedeo e di Salome, era il fratello di Giovanni apostolo; secondo i vangeli sinottici Giacomo e Giovanni erano assieme al padre sulla riva del lago quando Gesù li chiamò per seguirlo. Stando al Vangelo secondo Marco, Giacomo e Giovanni furono soprannominati da Gesù Boanerghes, «figli del tuono», Giacomo fu uno dei tre apostoli che assistettero alla trasfigurazione di Gesù. Secondo gli Atti degli Apostoli fu messo a morte dal re Erode Agrippa I.

Insieme agli altri apostoli, Giacomo e Giovanni accompagnarono Gesù durante la sua vita pubblica, e alcuni episodi come Giacomo facesse parte della cerchia dei tre più fidati. Con Pietro fu testimone della trasfigurazione, della resurrezione della figlia di Giairo e dell'ultima notte di Gesù al Getsemani. Come appare evidente, sono tre situazioni molto diverse: in un caso, Giacomo e gli altri due apostoli sperimentano in modo diretto la gloria del Signore, vedendolo a colloquio con Mosè ed Elia; in occasione della figlia di Giairo, assistette ad uno dei miracoli più toccanti dal Maestro e ancora, al Getsemani, si trovò di fronte alla sofferenza e all'umiliazione di Gesù.

Una tradizione almeno risalente a Isidoro di Siviglia narra che Giacomo andò in Spagna per pronuncia il Vangelo. Se questo viaggio avvenne (del viaggio di Giacomo in Spagna si parla pure nelle rivelazioni della venerabile María di Ágreda e della beata Anna Caterina Emmerick), fu seguito da un ritorno dell'apostolo in Giudea, dove, agli inizi degli anni quaranta del I secolo il re Erode Agrippa I «cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa, e fece uccidere di spada Giacomo fratello di Giovanni». Giacomo fu il primo apostolo martire.

Il culto. Dopo la decapitazione, secondo la Legenda Aurea, i suoi discepoli trafugarono il suo corpo e riuscirono a portarlo sulle coste della Galizia. Il sepolcro contenente le sue spoglie, sarebbe stato scoperto nell'anno 830 dall'anacoreta Pelagio in seguito ad una visione luminosa. Il vescovo Teodomiro, avvisato di tale prodigio, giunse sul posto e scoprì i resti dell'apostolo. Dopo questo evento miracoloso, il luogo venne denominato campus stellae ("campo della stella") dal quale deriva l'attuale nome di Santiago di Compostela, il capoluogo della Galizia.  Il pellegrinaggio a Santiago, lungo preferibilmente il suo "Cammino", divenne uno dei tre principali pellegrinaggi della Cristianità medievale. Gli altri erano quelli che portavano a Gerusalemme, al Santo sepolcro di Gesù e a Roma, alla tomba dell'apostolo Pietro, facendo assurgere la figura del vescovo di Santiago al livello delle più importanti figure della Cristianità.

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