La parrocchia di Bevilacqua è lieta di invitare ii fedeli delle 4 parrocchie alla messa di lunedì 25 luglio alle ore 21 nel piazzale della Chiesa, per celebrare la festa del patrono San Giacomo Maggiore. Qui di seguito alcune notizie su di lui.
Giacomo il Maggiore,
detto anche Giacomo di Zebedeo (Betsaida, ... – Gerusalemme, 44), fa parte
della lista dei dodici apostoli di Gesù, secondo quanto
riportato dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli. È detto «Maggiore» per
distinguerlo dall'apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo, detto «Minore» o "il
fratello del Signore".
Figlio di Zebedeo e di
Salome, era il fratello di Giovanni apostolo; secondo i vangeli
sinottici Giacomo e Giovanni erano assieme al padre sulla riva del lago quando
Gesù li chiamò per seguirlo. Stando al Vangelo secondo Marco, Giacomo e
Giovanni furono soprannominati da Gesù Boanerghes, «figli del tuono», Giacomo
fu uno dei tre apostoli che assistettero alla trasfigurazione di Gesù. Secondo
gli Atti degli Apostoli fu messo a morte dal re Erode Agrippa I.
Insieme agli altri
apostoli, Giacomo e Giovanni accompagnarono Gesù durante la sua vita pubblica,
e alcuni episodi come Giacomo facesse parte della cerchia dei tre più fidati.
Con Pietro fu testimone della trasfigurazione, della resurrezione della figlia
di Giairo e dell'ultima notte di Gesù al Getsemani. Come appare evidente, sono
tre situazioni molto diverse: in un caso, Giacomo e gli altri due apostoli
sperimentano in modo diretto la gloria del Signore, vedendolo a colloquio con
Mosè ed Elia; in occasione della figlia di Giairo, assistette ad uno dei
miracoli più toccanti dal Maestro e ancora, al Getsemani, si trovò di fronte
alla sofferenza e all'umiliazione di Gesù.
Una tradizione almeno
risalente a Isidoro di Siviglia narra che Giacomo andò in Spagna
per pronuncia il Vangelo. Se questo viaggio avvenne (del viaggio di Giacomo in
Spagna si parla pure nelle rivelazioni della venerabile María di Ágreda e della
beata Anna Caterina Emmerick), fu seguito da un ritorno dell'apostolo in
Giudea, dove, agli inizi degli anni quaranta del I secolo il re Erode Agrippa I
«cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa, e fece uccidere di spada
Giacomo fratello di Giovanni». Giacomo fu il primo apostolo martire.
Il culto. Dopo
la decapitazione, secondo la Legenda Aurea, i suoi discepoli trafugarono il suo
corpo e riuscirono a portarlo sulle coste della Galizia. Il sepolcro contenente
le sue spoglie, sarebbe stato scoperto nell'anno 830 dall'anacoreta Pelagio in
seguito ad una visione luminosa. Il vescovo Teodomiro, avvisato di tale
prodigio, giunse sul posto e scoprì i resti dell'apostolo. Dopo questo evento
miracoloso, il luogo venne denominato campus stellae ("campo della
stella") dal quale deriva l'attuale nome di Santiago di Compostela,
il capoluogo della Galizia. Il
pellegrinaggio a Santiago, lungo preferibilmente il suo
"Cammino", divenne uno dei tre principali pellegrinaggi della
Cristianità medievale. Gli altri erano quelli che portavano a Gerusalemme, al
Santo sepolcro di Gesù e a Roma, alla tomba dell'apostolo Pietro, facendo
assurgere la figura del vescovo di Santiago al livello delle più importanti
figure della Cristianità.
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